IV appuntamento Corso Interno I semestre 2014

Appuntamento con Nicola Costantino sul tema della libera professione.


martedì 4 febbraio 2014 - Alle 19:00


Tema dell’incontro:
 
“La libera professione”
 
Relatore:
 
prof. Nicola Costantino, Politecnico di Bari
 
Già rettore del Politecnico e ingegnere di ottima reputazione nell’ambiente accademico nazionale, l’ospite, accompagnato dal prof. Salvatore Troisi, suo collega e amico, dalla comune statura intellettuale, è stato recentemente nominato presidente della società Acquedotto Pugliese.
 
 

 

SEDE E CONTATTI

Ingresso libero
Collegio Universitario di Merito I.P.E. Poggiolevante
via Orfeo Mazzitelli, 41 – 70124 Bari
tel. 08.05.04.21.54 – info@poggiolevante.it


RESOCONTO

Ripercorrendo a brevi tratti il proprio iter umano e professionale, l’ospite ha anzitutto riaffermato la necessità di mantenere vivi e promuovere gli ordini professionali. 
Costoro sono, infatti, troppo spesso vittime di ottuse recriminazioni corporativistiche e di un’arida critica dietrologica che li presenta come caste dalle oscure trame di potere, attaccate alle proprie prerogative conquistate con anni di pressione. 
 
Tuttavia, di per sé, proprio il carattere corporativo, ha ricordato il professore, nasce dall’antica tradizione medievale di raggruppare i vari “magistri artium” secondo le proprie competenze professionali; in più , oltre a tale inequivocabile dato storico, è evidente la forte utilità pedagogica di una simile classificazione, tanto che anche l’attuale Legislatore lavoristico la riprende, favorendo inserimento in aziende attraverso stage, per affinare e sviluppare le competenze accademiche dei futuri lavoratori.
In ogni caso, la prova inconfutabile circa la necessità della presenza di ordini professionali, è la  funzione di garanzia nei  riguardi dei clienti che costoro esercitano nei riguardi di chi vi si rivolge. 
 
Tale previsione, infatti, cercando sanare la c.d. “asimmetria informativa” tra il soggetto, bisognoso di un’elevata competenza professionale e tecnica per risolvere un problema, e la sua non padronanza dei criteri di scelta del perito cui affidarsi: gli ordini professionali, attraverso una rigida previsione normativa e deontologica, indicano gli standard per poter prestare servizio al pubblico, esonerando l’uomo medio da una analisi spesso lunga, talvolta infruttuosa, ma sicuramente non felice dato che la consulenza professionale spesso si rende necessaria proprio per sanare ulteriori difficoltà improvvisamente insorte, o comunque insormontabili senza la sicura guida di una mente preparata. 
 
L’articolato intervento, ha visto poi l’ospite non risparmiare toni di severa preoccupazione nei confronti di una cultura sempre più specializzata; con un paragone relativo alla propria giovinezza, il docente ha ricordato come allora un ingegnere poteva di buon grado curarsi di un intero progetto, magari con l’ausilio di un collega, se la realizzazione risultava troppo onerosa, ma comunque capace di, di disciplinare ed affrontare tutti gli aspetti di un lavoro, curando, con l’esempio di una costruzione abitativa, tanto aspetti idraulici, quanto quelli eminentemente strutturistici.
 
La serietà dell’analisi, non ha comunque condotto a conclusioni pessimistiche; da un lato, infatti,  la specializzazione risente del continuo progresso delle scienze tutte, dall’altro può essere risolta se ogni professionista accoglie la fondamentale verità della parità tra tutti i rami del sapere, cercando di muovere il proprio spirito verso una proficua interazione tra i medesimi, cogliendo i tratti di novità e interesse comuni a tutti, ma soprattutto, considerando le scienze particolari solo come estrinsecazioni, seppur necessarie, di un sapere unitario  che tutte le legittima e da cui tutte traggon ragion d’essere. 
 
Solo questa è la strada per essere professionisti completi mettendo il proprio sapere al servizio degli altri uomini, e non custodendolo, come il pezzo forte di una preziosa collezione museale.
 

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