IV appuntamento Corso Interno I semestre 2015

Appuntamento con il dott. Luigi Vernaglione sul tema della comunicazione interpersonale.


giovedì 12 marzo 2015 - Alle 19:00


Tema dell’incontro:

“UN APPROCCIO RAGIONATO AL TEMA DEL DIRE NELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE”

Relatore: Luigi Vernaglione, medico nefrologo ed appassionato di filosofia.

 

 

 

 

SEDE E CONTATTI

Ingresso libero

tel. 08.05.04.21.54 – info@poggiolevante.it


RESOCONTO

Un atto, quotidiano, quale quello comunicativo, nelle forme verbali e non, nasconde centinaia di sfaccettature relative alla personalità degli interlocutori, e, soprattutto ha appassionato intere generazioni di filosofi e   linguisti, che ne hanno cercato di analizzare caratteristiche, spesso allo scopo di fornire teorie comunicative ai posteri, segno di una instancabile propensione dell’uomo ad illuminare e comprendere anche il significato delle proprie azioni più abituali.

Per tale motivo, il dott. Luigi Vernaglione, nefrologo, ma soprattutto, per l’occasione, filosofo, ha voluto proporre agli studenti della Residenza del Levante, uno sguardo ravvicinato sul tema comunicazione, nella sua forma del ”dire” durante l’ultimo incontro del corso interno semestrale, come già ricordato, sul tema della Fisiopatologia della comunicazione.Studenti e dottore hanno intrapreso un ricco confronto sul tema del “dire”, non limitandosi alla semplice comunicazione di un messaggio, bensì interrogandosi sulle cause e le caratteristiche prime del processo interattivo, nel caso verbale. Cominciando, quindi, con riferimenti alla filologia, l’ospite ne ha analizzato l’approccio suggerito da Steirmaerker, religioso e linguista, il quale suggeriva una profonda operazione di immedesimazione dell’interprete di un testo antico, con l’autore e possibilmente con il contesto storico di lui.

Tale criterio, fu poi storicamente sradicato con l’avvento, in era illuministica della ragione unico arbitro della conoscenza umana e pertanto solo come solo strumento scientifico per svelare il sapere ancora ingnoto.Solo dalla seconda fine dell’Ottocento, con il matematico e fiolosofo Husserl, si assiste ad una nuova ondata di studio sul linguaggio , più precisamente sulla epistemologia della comunicazione, nella quale emerge chiaramente che la conoscenza, matrice della interazione comunicativa, intesa nella misura scientifica dei philosophes, prescinde da un orientamento assoluto,  oggetto invece dello studio filosofico e fenomenologico, nel quale la componente umana non è scindibile dall’ attività do conoscenza.              La scuola da lui fondata, avrà illustri sostenitori tra cui, Martin Heidegger.

Filosofo a tratti molto controverso, lo svevo, nella famosa opera «Essere e tempo», in parte si rende conto che il maestro succitato, benché aperto alla ricerca di una ontologia fondata sull’uomo, e quindi sulla comunicazione dei soggetti in società, aveva fallito studiando le relazioni umane a partire da scelte di indagine relative a scienze particolari come la logica, mancando invece di valutare l’Essere, cioè l’uomo, da un punto di vista generale  e considerandolo come soggetto naturalmente votato alla interazione, in breve come Esserci.

A questa carrellata filosofica, è poi seguito, come d’abitudine un confronto tra residenti ed ospite, servito a schiarire dubbi, od ancora a sollevare particolari punti di interesse nel discorso, in modo particolare in merito alle varie tecniche di comunicazione di un messaggio, ed al loro interscambio a seconda di particolari interessi.Trattenutosi anche a cena, l’ospite ha poi congedato l’uditorio, augurando ad ognuno una positiva prosecuzione della carriera universitaria.

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