Cross 2015 – Conclusione della II edizione del corso sulle Soft Skills

Presentazione dei dati consultivi a cura del dr. Paolo Galeotti


martedì 21 aprile 2015 - Alle 15:00


A Bari si studia e sui lavora bene. Con questo slogan si è conclusa  nella sede di Confindustria Bari Bat,  la II edizione del Corso sulle Soft Skills (CroSS)

Inaugurato il 22 febbraio in Camera di Commercio, ha visto molte novità le novità rispetto all’edizione del secondo anno. Anzitutto l’apertura anche a laureati e a laureandi. Maggiore è stato anche il numero delle aziende sponsor ed ospitanti e più significativa e attiva la partecipazione dell’Università Aldo Moro, del Politecnico di Bari e di Confindustria.

Il tema di fondo è stato “Le qualità umane a fondamento del lavoro”. I moduli formativi sono stati quattro, articolati su nove aziende: Autonomia e Responsabilità, in Coop Estense e in Mafrat; Team working in Itel  telecomunicazioni e Pubblicità&Stampa e Sudcart; La comunicazione interpersonale, in Frezza legnami e Open work; La creatività, in Ariete e in Coastal Consulting.  Questa seconda edizione ha una storia lunga.La Residenza Universitaria del Levante  ha promosso, sin dall’anno sociale 2013/ 2014 un tavolo di lavoro composto da professionisti di alto profilo dell’Università e del comparto industriale e commerciale pugliese.

Il gruppo aveva dato vita, in collaborazione con le istituzioni del settore, ad una prima edizione destinata a un gruppo scelto di  20 laureandi, laureati,  dottorati e dottorandi, di diversi settori accademici (umanistici e scientifici), che hanno potuto conoscere dal vivo alcune significative esperienze professionali  aziendali ed istituzionali, pubbliche e private. La formazione alle soft skills è un’esigenza sempre più avvertita dalle aziende, o meglio, da ogni ambiente di lavoro (sostenuta a livello europeo e mondiale): la produttività cresce grazie alla competenza professionale di ciascuno, ma anche mediante le qualità umane della persona:  “passione” professionale, capacità relazionali, tenacia…  Lavora  “bene” – con produttività –  chi è  “capace” ed esperto di umanità e di gioia (e vede nel lavorare e nell’amare  la realizzazione della propria umanità).

Ci si riferisce alle qualità che sottostanno alle soft skills in senso stretto (teamworking, problem solving, leadership ecc.), quelle che coinvolgono la persona nel suo essere e nel suo crescere e che contribuiscono a formare una personalità operosa, proiettata al bene e alla positività del gruppo in cui essa è inserita (oltre, naturalmente, appassionata alla propria legittima autorealizzazione).Consapevoli che dette qualità non si raggiungono con un corso di lezioni teoriche (dovrebbero apprendersi anzitutto in famiglia e nella scuola, realtà, oggi, ambedue sofferenti di debolezza identitaria), sembra utile condividere la riflessione su questi temi con imprenditori e con gestori di risorse umane.

C’è molto, in gioco, in questi tempi di grave crisi. La sfida è anche dire ai nostri giovani che vogliono frequentare le università all’estero (e non lo fanno talvolta solo perché non hanno risorse economiche adeguate). A Bari si studia e si lavora bene, si diceva. Un po’ di Apulian pride non guasta: se le imprese ed istituzioni della società civile se ne convincono, si contribuisce alla valorizzazione di un territorio e delle sue  potenzialità, sino ad esercitare un’autentica leadership nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo (basta pensare alla vocazione orientale e balcanica delle città italiane della costa adriatica).

I destinatari della II edizione, a cui carico è stata richiesta una quota di iscrizione simbolica di cinquanta euro, sono stati 20 corsisti in uscita dalla laurea  triennale, studenti di laurea magistrale, dottorandi, aspiranti alla libera professione, giovani in apprendistato, (neo) assunti a tempo indeterminato.

Molto apprezzata da tutti è stata la didattica corroborata dall’esperienza dell’azienda ospitante. Il filo conduttore è stato il ruolo delle qualità umane nell’ambiente di lavoro. Si è realizzato anche un significativo fuori programma: la società Umana s.p.a, main sponsor di CroSS 2, ha presentato ai corsisti la propria attività, specializzata in lavoro interinale e nell’allocazione delle risorse umane qualificate. Di ambito nazionale e transnazionale, in quell’occasione la società  a tenuto  una conversazione su come si prepara un curriculum, ha dato consigli su come affrontare un colloquio di selezione e ha simulato colloqui individuali di assunzione. 

A inizio del corso, sulla falsariga di quanto realizzato nella I edizione di CroSS,  la direzione ha proposto ai selezionati di elaborare un possibile progetto imprenditoriale. Si è suggerito  di valorizzare un’ottica a contenuto sociale, per esempio, nel campo della  sanità, dello sport del turismo, senza perdere di vista altre risorse del territorio pugliese (patrimonio culturale e archeologico, enogastronomia, demoetnoantropologia, eccetera). Il suggerimento è nato da una valutazione fatta con la Confindustria, a fronte delle carenze e delle necessità della regione. I progetti saranno presentati in Confindustria entro il 29 maggio prossimo e nel mese di giugno saranno esaminati e valutati da commissioni istituite ad hoc. La sessione iniziale aveva visto gli interventi di Laura Ruggiero, Vice presidente di Confindustria Bari Bat, e le relazioni di Maria Cinque, ricercatrice della Fondazione Rui sul tema “Soft skills, qualità umane  qualità umane e virtù: allenarsi all’eccellenza”  e di Pietro Scrimieri, responsabile delle risorse umane dell’Acquedotto Pugliese sul tema dell’importanza dell’educazione di base e in famiglia per l’acquisizione di un abito professionale di qualità.

La sessione finale,  coordinata dal prof. Salvatore Troisi,  è stata arricchita dalla relazione del prof. Nicola Costantino, Amministratore Unico dell’Acquedotto Pugliese S.p.A., che ha trattato l’argomento  “Quale capitale umano per l’eccellenza?” e del prof. Vito Albino, Prorettore del Politecnico di Bari, dal  brillante titolo “Chi è più credibile, Mosè o la Cina? Alcune riflessioni utili per il lavoro e la vita”. 

Il dr. Paolo Galeotti, della Residenza Universitaria del Levante, ha presentato i dati consuntivi del corso. Il dr, Luigi Morelli, vice presidente di Confindustria Giovani Bari Bat ha illustrato l’interesse dell’associazione per iniziative che favoriscano la crescita umana e professionale dei giovani e ha caldeggiato la partecipazione dei corsisti all’elaborazione di progetti imprenditoriali. Il prof. Porro ha illustrato, dal canto suo, le linee didattiche del corso e ha consegnato, insieme alla direzione,  gli attestati di partecipazione ai giovani. Il prof, De Gennaro, infine, delegato del rettore dell’Università di Bari alla creatività, ha auspicato il rafforzamento della collaborazione con  la Residenza del Levante.

Il CroSS si è mostrato ancora una volta un’esperienza virtuosa di collaborazione tra mondo della scuola/università e aziende, alquanto inedita e caratterizzata da un’ampia interdisciplinarietà, perché promossa da persone provenienti da esperienze professionali interdisciplinari, con differenti visioni del mondo, ma accumunate dall’essere sensibili al valore sociale della produttività “illuminata” che ha come obiettivo la crescita umana e sociale dei nostri territori.

Per leggere la relazione della professoressa Cinque sul CoSS clicca qui

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